Motivati, curiosi, umili: il modello di leadership Novartis che piace ai giovani

Di 9 Luglio 2020News

Un team di oltre 80 persone, una giornata di incontro virtuale per una restituzione di gruppo degli assessment Hogan, generare consapevolezza e riflettere insieme su identità, valori e competenze. È il culmine del progetto Awair per la linea Embrace di Novartis.

 

Questa è la storia di un abbraccio.

OK, è anche un racconto di vita aziendale, con tutte le componenti essenziali ben presenti nella trama: le ragioni del business, la visione, il senso di scopo, l’innovazione di prodotto e di processo, le persone (soprattutto, le persone…). Ed è la storia di un gruppo: Embrace, nato proprio all’insegna di questi elementi.

La linea Embrace, un vivaio di innovazione e talento

Embrace è la nuova rete di Novartis nata da  poco più di un anno i cui 78 giovani che ne fanno parte, selezionati tra oltre 5000 candidati da tutt’Italia, lavorano capillarmente sul territorio coi loro 8 area manager, portando avanti un nuovo modello di supporto ai Medici di Medicina Generale (MMG) nell’ambito della diagnosi e della cura delle malattie croniche.

Forti di una preparazione tecnica specifica, il loro mandato è infatti quello di aiutare i medici e i farmacisti nel processo di identificazione precoce di pazienti a rischio, e nelle decisioni sui percorsi terapeutici. Ridurre i tempi di diagnosi, favorire l’integrazione tra ospedale e territorio, migliorare la capacità di gestione della malattia, favorire l’aderenza terapeutica dei pazienti sono gli obiettivi per cui Embrace è stata concepita. Una piccola-grande rivoluzione copernicana per l’industria farmaceutica delle Big Pharma, che sempre più si trova a dover ripensare le attività di informazione scientifica e per cui il rapporto con i medici di famiglia –è fondamentale per la gestione delle cronicità,

Gli Embrace Advisor lavorano in un modo nuovo: non svolgono attività di informazione scientifica ma propongono un percorso, coinvolgendo diversi stakeholder, con la missione di contribuire a garantire ai pazienti cronici una diagnosi tempestiva, accesso al percorso di cura, aderenza alla terapia, anche a beneficio della sostenibilità economica per la sanità pubblica.

Una simile trasformazione del modello di business richiede una forte digitalizzazione e e un cambio di mentalità profondo. Con Embrace, Novartis ha deciso di scommettere su entrambe, puntando sui millennial e sulle loro competenze trasversali. Un nuovo approccio e mindset che sposa in pieno la realtà e la cultura organizzativa di Novartis. Da subito, infatti, i ragazzi di Embrace sono stati coinvolti a offire il loro punto di vista a 360 gradi, contribuendo alla trasformazione digitale dell’organizzazione e alla realizzazione di progetti innovativi.

In futuro, alcuni di loro avranno la possibilità di sperimentare altri ruoli, mentre proseguirà il programma di recruiting di nuovi advisor Embrace, per garantire la continuità nei criteri di selezione. Marta Magni, People & Organization Manager di Novartis, non ha dubbi: “Le persone di Embrace rappresentano ben il 10% della popolazione di Novartis Pharma in Italia: non si tratta di un piccolo laboratorio sperimentale, è il futuro che avanza”.

Un investimento sui leader di domani

Nel percorso pensato per i ragazzi di Embrace, la formazione è un pilastro fondamentale, così come la mentorship, l’esposizione alla leadership e alla dimensione internazionale: Novartis investe molto su questi giovani professionisti, perché crede fortemente che saranno tra i leader del futuro. Un esempio: due settimane solo per l’on-boarding, fatto di incontri ad alto livello ed esperienze internazionali all’interno delle sedi europee.

Novartis ha ben chiare le proprie leadership expectation, riassunte in tre concetti e condivise largamente attraverso la narrazione e le strategie aziendali: per essere un leader, in Novartis occorre essere Inspired – Curious –  Unbossed.

Come coltivare questi aspetti di sé? Come aiutare i più giovani a riconoscerli tra le proprie attitudini, oppure a svilupparli, e a metterli in pratica nei comportamenti?

A questo punto della storia entra in scena Awair. Aiutare le aziende, i team e gli individui in questo processo di consapevolezza è la nostra ragion d’essere, e la spinta alla collaborazione con Novartis.

Promotrice di un ambiente premiante che coltiva la fiducia, la responsabilizzazione e un armonico sviluppo individuale, Novartis ha infatti voluto offrire ai giovani colleghi di Embrace, al termine di un anno di “rodaggio”, anche un prezioso strumento di autoconsapevolezza e di innesco del processo di cambiamento, per aiutarli a comprendere il proprio stile di leadership, le aspettative e i valori, le priorità di sviluppo.

Offrire loro l’opportunità di svolgere un assessment Hogan ha consentito tutto questo.

Il progetto si è rivolto allo stesso tempo al gruppo e alle singole persone ed è consistito in momenti di restituzione dei risultati individuali e per sotto-gruppi. Culmine finale: una sessione plenaria -svolta totalmente da remoto– per illustrare i risultati collettivi e collegarli alle leadership expectation di Novartis, rafforzandone il valore in una visione coerente e ricca di senso.

Non a caso, le dimensioni Hogan più correlate a Inspiration, Curiosity e Humility (è così che “traduciamo” il concetto di unbossed in linguaggio Hogan) hanno registrato punteggi particolarmente elevati a livello di gruppo. Ad esempio: tra i valori, sono molto sentiti quelli dell’altruismo (il ruolo sociale di Embrace è un evidente motore di motivazione) e della scienza (la base del successo del lavoro degli Embracer è il knowledge sharing e l’aggiornamento continuo). Tra i tratti di personalità, spicca un’ambizione non correlata ad aspetti individualistici, ma orientata alla collaborazione, alla capacità di ascolto, alla voglia di imparare e all’apertura al contributo della squadra – dunque all’innovazione.

Proprio sulle qualità della humble leadership ha insistito la video-conferenza plenaria di chiusura del progetto, che in modo interattivo e coinvolgente ha proposto un ragionamento collettivo sulla humble transformation in Novartis e sui vantaggi competitivi che ne derivano e sempre più ne deriveranno, in un mondo VUCA e post-emergenza Covid.

Un aspetto è emerso con chiarezza: anche grazie alle modalità di presentazione, tutta la squadra Embrace ha vissuto l’esperienza degli assessment Hogan come un dono, uno strumento prezioso per impostare il proprio futuro – tanto che la grande maggioranza ha scelto di condividere i risultati del report col proprio manager, come base per una proficua discussione orientata allo sviluppo personale. Una bella prova di maturità e fiducia ricambiata verso l’azienda (tu chiamalo, se vuoi: employer branding).

Progetto Embrace di Novartis“Ecco gli ultimi dati dalla nostra indagine trimestrale di clima interno: alla voce “senso di appartenenza”, il team Embrace registra una media di 92. Novantadue. La media aziendale? 75, considerato già un risultato positivo”: Michele Fedeli, responsabile delle Field Operation di Embrace è davvero contento del livello di motivazione ed engagement del gruppo.

Anche perché i risultati di business gli sorridono, ed è notizia fresca la conferma del cammino di Embrace all’interno dell’organizzazione: missione possibile. Anzi: compiuta.

Ve l’avevamo promesso: una storia di successo, comunità e abbracci. In un mondo che si tiene a distanza (forzata), abbiamo pensato che facesse bene raccontarla.

Strumento tecnico utilizzato

Durata del progetto

  • 4 mesi

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Giuliana Mason

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